RIFERIMENTI INFORMATIVI

Linee Guida EEN 9/11

L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha emanato le nuove linee guida sui titoli di efficienza energetica con la delibera EEN 9/11. Il provvedimento, atteso in seguito alle consultazioni di fine 2010 – DCO 43/2010 – e di fine settembre – delibera EEN 7/2011 –, introduce alcune novità e rende più conveniente la presentazione di progetti di efficientamento energetico.

Gli elementi innovativi principali sono i seguenti:

vengono introdotti dei coefficienti moltiplicativi – coefficienti di durabilità – che tengono conto della vita tecnica attesa degli interventi, aumentando i certificati bianchi rilasciati nel corso della vita utile (usualmente cinque anni) rispetto al passato;
è ridotta la soglia minima dei progetti, rendendo più semplice la presentazione delle domande per interventi di dimensioni medio-piccole e per alcune classi di soluzioni;
viene innalzato a 180 giorni il tempo massimo entro cui presentare un progetto che ha raggiunto la dimensione minima.

Fra le altre novità vale la pena di evidenziare l’introduzione dei titoli di tipo V (interventi nel settore trasporti in assenza di schede di valutazione semplificate – l’unica tipologia rimasta senza diritto al rimborso in tariffa per i distributori obbligati) e la segnalazione per le società di servizi accreditate e presenti nell’elenco dei soggetti che hanno ottenuto TEE dell’eventuale certificazione secondo la norma UNI CEI 11352 sulle ESCo. Questo potrebbe aiutare a fare un po’ di chiarezza nel tempo sulle differenze fra collezionisti di titoli, società di servizi energetici ed ESCo (società che offrono la garanzia delle performance e il finanziamento tramite terzi sulle soluzioni di efficientamento proposte).

In conclusione, l’Autorità ha fatto un buon lavoro e ha dimostrato di sapere mettere in discussione alcune scelte iniziali, segno di maturità. Si tratta però del primo passo per ridare slancio a un meccanismo entrato in crisi nel 2011 a causa di una carenza di titoli sul mercato peraltro prevedibile e si attende dunque con una certa urgenza il decreto ministeriale che dovrà ridefinire una parte delle regole per superare le problematiche ancora aperte – come l’informazione insufficiente, le statistiche migliorabili e in tempo reale, la semplificazione, l’allargamento degli interventi ammissibili (molti lo sono teoricamente, ma non praticamente), il rimborso in tariffa – e rendere lo schema dei TEE più performante e, soprattutto, in grado di promuovere realmente l’efficienza energetica.